PANORAMA IMMORTALE
Un lungomare di ricordi
accompagna il mio cammino
e sulla nuda battigia
un’onda cancella
la mia ultima impronta metropolitana.
Io fra gente di riviera
scorgo un orizzonte nuovo nella sera,
ed ho un occhio viziato dall’alto
che un’ora m’appare un Cervo,
ora una palma,
in un angolo di brianza.
Marinai del tempo,
leggo sulle vostre rughe
destini saraceni
segnati dalla vostra antica storia.
Pietra su pietra
ogni vostro giardino
è raccolta d’ulivi,
è sudore a declivi.
Ho cercato lontano
quello che era vicino,
da Colla Micheri ad Arasce
ecco il panorama immortale,
tra le fasce neonate
di ginestre assolate.
Sorrisi dal vento
che il mare riprende,
ah......
avessi i tuoi occhi
a guardare i suoi specchi
m’infrangerei per sempre
dentro di te.
(Amira)